Le castagne di Roccamonfina ​registrate come marchio Igp

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«Nei prossimi mesi sarà ufficiale la registrazione del marchio “castagna di Roccamonfina Igp”. Con tanto di riconoscimento dell’indicazione geografica protetta. Complimenti al comitato di tutela delle castagne, al comune di Roccamonfina e all’intero territorio che ha saputo fare sistema per difendere un’eccellenza locale che presto assumerà connotati europei». È il commento di Giovanni Zannini, presidente della VII commissione permanente ambiente, energia e protezione civile del consiglio regionale della Campania, alla notizia dell’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’unione europea della domanda di registrazione del nome “castagna di Roccamonfina Igp”.

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L’istanza

L’istanza, avanzata nei mesi scorsi dal comitato di tutela della castagna, ha avuto il sostegno del comune di Roccamonfina, del parco regionale del Vulcano di Roccamonfina e del Garigliano e del distretto della Castagna e dei Marroni della Campania. Decorrerà così da adesso il termine di 90 giorni per eventuali opposizioni. Opposizioni che potrebbero arrivare solo da altri paesi membri della Ue, quindi sarà emanato il regolamento europeo di attuazione del riconoscimento.

Le caratteristiche

Nel disciplinare della denominazione registrata, sono riportate le caratteristiche specifiche del prodotto agricolo e la sua descrizione. Ma anche le fasi della produzione che devono aver luogo nella zona geografica identificata e le norme in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento. La zona di produzione della Igp “castagna di Roccamonfina” comprende i comuni di Roccamonfina, Caianello, Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Sessa Aurunca, Teano, Tora e Piccilli.

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«Una notizia davvero bella per una delle più importanti filiere agricole di terra di lavoro. Ma anche per l’intero territorio afferente il vulcano di Roccamonfina. Zona che ha sofferto, negli ultimi anni, calamità fitosanitarie, come il cinipide e la muffa dei frutti. Tutto senza mai mollare. Tanto da credere con tenacia e determinazione nelle potenzialità dell’oro bruno, come viene definito il settore che ruota intorno alla castagna. Il lavoro sinergico fatto nei mesi scorsi anche con l’assessore regionale all’agricoltura, Nicola Caputo, il comitato e gli amministratori locali, oggi viene premiato. Un plauso va fatto al comitato, all’amministrazione comunale, agli Enti locali e ai produttori che sono i principali protagonisti della filiera» conclude Zannini.

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