Amici di MoltoFood oggi con questa ricetta voliamo dritti dritti in Toscana! Prepariamo insieme il castagnaccio, un dolce tradizionale molto particolare a base di farina di castagne. Ha pochi ingredienti ed è molto facile da preparare, ma soprattutto è ricchissimo di frutta secca.
Per chi non lo conoscesse, questo è il dolce autunnale per eccellenza! Profuma di pomeriggi da trascorrere davanti a una bevanda calda guardando le foglie gialle e rosse cadere dalla finestra. Se non lo avete ancora mai assaggiato, credetemi: questa è la ricetta perfetta per celebrare la Toscana nella stagione delle castagne.
E a proposito di castagne, sapevate che proprio la Toscana è la regione che ha il più alto numero di denominazioni d’origine che riguardano le castagne e i marroni? Noi lo abbiamo scoperto grazie a Vetrina Toscana, il bellissimo progetto della Regione Toscana dedicato al turismo enogastronomico che ha l’obbiettivo di far scoprire prodotti locali e di stagione tipici di questo territorio. Vi prometto che vi svelerò tutto quello che ho imparato sulle castagne, ma prima di raccontarvi tutti i segreti sulle delizie di questa terra meravigliosa, torniamo alla nostra ricetta!
Come si prepara il castagnaccio
La preparazione è davvero semplice. Per scoprire tutti i passaggi vi suggerisco di guardare il video e seguire uno per uno tutti gli step, prima però ripercorriamo velocemente i passaggi principali. Vi basterà mescolare la farina di castagne con l’acqua e un pizzico di sale. Nel frattempo potete mettere in ammollo l’uvetta, tritare le noci e ricavare le foglie del rosmarino. Arricchire quindi l’impasto a base di farina di castagne con uvetta precedentemente scolata e strizzata, noci tritate, pinoli, rosmarino e olio extravergine d’oliva (rigorosamente prodotto in Toscana, mi raccomando!). Versare ora il composto in una teglia precedentemente unta con un po’ di olio, decorare la superficie con altra frutta secca, rosmarino, un altro goccio d’olio e cuocere in forno a 190 gradi per mezz’ora circa.
L’idea in più per preparare e servire il castagnaccio
La ricetta tradizionale del Castagnaccio prevede pochi e semplici ingredienti: farina di castagne, noci, pinoli, uvetta, rosmarino e olio extravergine d’oliva prodotto in Toscana. Spesso però si trovano delle varianti. Potete infatti arricchire il vostro castagnaccio con scorza d’arancia o cioccolato a pezzetti che renderanno la ricetta ancora più speciale. Inoltre, un modo delizioso per servirlo è con una quenelle di ricotta e miele.
Ora, mentre il nostro castagnaccio cuoce in forno, ripercorriamo insieme la storia e il valore delle castagne in Toscana!
Autunno fra colori e sapori in Toscana
Siete mai stati in Toscana durante l’autunno? Fidatevi, è il momento perfetto per visitarla! Soprattutto se anche voi siete amanti delle castagne. Qui infatti è possibile assaggiare diverse qualità di questo frutto buonissimo e scoprire contemporaneamente piccoli borghi dove ancora oggi la genuinità e la tradizione sono protagoniste.
Come dicevamo, la Toscana è la regione che ha il più alto numero di denominazioni d’origine che riguardano questo prodotto. Pensate, sono ben 5! Abbiamo il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della Garfagnana Dop e la Farina di Castagne della Lunigiana Dop.
A questi si aggiunge poi anche un miele di castagno: il Miele della Lunigiana Dop… Delizioso!
Vetrina Toscana è una realtà molto importante per il territorio: è da 24 anni che in collaborazione con Unioncamere si occupa di raccontare e preservare questa terra splendida. Lo fa esaltando la tipicità e autenticità dei territori, ma soprattutto ponendo grande attenzione all’ambiente. La sostenibilità in Toscana ha radici molto antiche: da millenni l’agricoltura si prende cura del territorio, fino a plasmarlo, con un legame profondo con la sua cultura. E il cibo, si sa, è la massima espressione della cultura: parla di paesaggi, di storia, di stili di vita e di sapori tutti da scoprire. Come il nostro castagnaccio che non è solo un dolce, ma un ponte tra passato e presente, tra chi in Toscana ci vive e chi sceglie di visitarla facendosi avvolgere da profumi e colori dei suoi splendidi borghi.
Una piccola curiosità: qual è la differenza tra castagne e marroni?
Se anche voi vi siete sempre chiesti qual è la differenza tra castagne e marroni, siete nel posto giusto! Oggi per nostra fortuna ce lo raccontano proprio gli amici di Vetrina Toscana. “La principale differenza fra una castagna e un marrone – ci spiegano – consiste nel fatto che la prima è il frutto selvatico, mentre il secondo è il frutto domestico, selezionato con l’innesto. Chiamato ‘Albero del pane‘ dagli abitanti della montagna, il castagno ha permesso alle popolazioni locali di salvarsi dalla fame nei periodi di guerra e carestia ed è stato, fino al primo dopoguerra, uno degli alimenti principali della loro dieta, apportando elementi utili alla salute quali zuccheri semplici, sali minerali, grassi insaturi e antiossidanti Omega3 e Omega6“.
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