Amici di MoltoFood, oggi vi presentiamo il nostro cavallo di battaglia, il dolce che non può mai – e dico mai – mancare sulla nostra tavola: signori e signore, i cantucci toscani! Sicuramente avrete già sentito e avuto modo di assaggiare questi biscotti super croccanti e con un aroma inconfondibile alle mandorle ed è proprio per questo motivo che oggi vi vogliamo sorprendere con una versione alternativa a quella classica. Ebbene sì, tenetevi forte perché arrivano i cantucci ai pistacchi e alle nocciole e gocce di cioccolato!
Che origini hanno i cantucci?
Prima di passare alla ricetta, però, volevamo raccontarvi un po’ la loro storia.
Nati intorno al XVI secolo, l’origine del nome che portano è, come spesso avviene in questi casi, controversa. Per alcuni deriva da “cantellus”, che in latino significa proprio “pezzo di pane”, secondo altre fonti, invece, dalla parola da “canto”, angolo, piccola parte. Con l’arrivo dei Medici, furono portati sui banchetti di corte, riscuotendo un enorme successo: è proprio grazie all’intuizione di Caterina de’ Medici che furono introdotte all’interno della ricetta le mandorle per poi essere conosciuti ben presto in tutta Europa. L’Accademia della Crusca a fine ‘600 li inserisce tra le parole italiane e, da lì a poco, i mitici cantucci conquistarono anche i paesi esteri, diventando a tutti gli effetti un prodotto d’eccellenza del Made in Italy.
Come si mangiano i cantucci?
Contro ogni regola del Galateo, i cantucci devono essere “inzuppati” nel Vin Santo e gustati così. Inutile dire che sono buonissimi anche da soli o immersi in altri liquori.
Allora, siete pronti a scoprire come fare i cantucci? E come tagliare i cantucci senza romperli? Arrivati a questo punto, è l’ora di mettere le mani in pasta!
Per tutti gli amanti delle ricette toscane, eccone alcune da non perdere! Basta salvarle e… provarle la prossima volta: