Per chi non ha problemi di budget, grande sorpresa per la qualità della proposta di Andrea Antonini, giovanissimo chef (con brigata giovanissima) di Imàgo sul magico roof dell’Hassler. Davvero un luogo di felicità gastronomica a tutto tondo.
A due passi, basta scendere la Scalinata di Trinità dei Monti e si sbarca da Babington’s con i suoi mitici piatti di gusto britannico e con il migliore tè freddo assoluto della Capitale. Da Londra alla Costa Brava (in vacanza a Ponte Milvio), da Malandros si godono ottime tapas e rigorosa paella, mentre sull’altra sponda del fiume Diliscando propone sfiziosissimi aperitivi e cucina di mare, forte di una cantina di bel respiro.
All’insegna del pesce, due indirizzi di sicuro approdo sono Sughero ai Parioli, curato buchetto di cucina fantasiosa, e Acquasanta a Testaccio, design industrial-chic e piatti convincenti dal celebre mercato di Anzio. Da non dimenticare, nella lussuosa cornice del Sistina (ristorante al piano terra dell’Hôtel de la Ville), una cucina romana da leccarsi i baffi: provare per credere la versione della gricia.
La ricetta della cacio e pepe con gamberi di Arturo Scarci, Meglio Fresco – Roma
Arturo Scarci, guru di Meglio Fresco sorride: «questa ricetta la fanno molti grandi chef, ma c’è una scorciatoia per proporla anche in casa».
Ingredienti
Preparazione
Step 1
Sgusciate i gamberi e fateli marinare con succo di lime.
Step 2
Con le teste, insieme a cipolla, carota e sedano, preparate un fondo che poi filtrerete.
Step 3
A questo punto, basta cuocere al dente la pasta, ultimare la cottura aggiustando con qualche mestolo del fondo e mantecare fuori dal fuoco col pecorino e il pepe di Sarawak (il migliore per questa ricetta).
Step 4
Vino consigliato: Alto Adige Müller Thurgau Feldmarshall
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