Lei invitò Virgilio Scapin a Mestre a presentare il suo libro Il bastone a Calice finalista al Premio Campiello. Lui contraccambiò portandola a cena alla Confraternita del bacalà alla vicentina. Erano gli anni Novanta e da allora è nato un sodalizio che non si è mai interrotto.
Tiziana Agostini
Il libraio scrittore vicentino fece conoscere all’amica veneziana personaggi incredibili. Lei divenne sua editor e nocchiere scorrazzandolo in giro per la campagna veneta tra storie da scoprire e buona cucina da assaporare. «È proprio allora che iniziai a frequentare la Confraternita del bacalà alla vicentina, di cui Scapin era fondatore e priore, e non me ne sono più separata» racconta Tiziana Agostini. E proprio lei è stata eletta presidente della Confraternita, prima donna in 35 anni di storia di questa realtà di Sandrigo.
Agostini, 64 anni, mestrina, due figli e cinque nipoti, è stata scelta perché è una persona di cultura, dicono le motivazioni, perché appartiene alla storia della Confraternita e perché è donna. «Questo – commenta la neo presidente – dimostra che se Vicenza riesce ad essere uno dei cuori produttivi in Italia e all’estero è perché c’è uno sguardo che sa guardare oltre».
Docente di lettere, filologa, ex assessore alle attività culturali e cittadinanza delle donne del Comune di Venezia. Vicepresidente dell’Ateneo Veneto e fondatrice del Laboratorio di scrittura creativa Tobagi. Amica personale, tra gli altri, di scrittori come Vitaliano Trevisan, Gian Antonio Cibotto e Daniele del Giudice: Agostini continuerà nel solco della cultura anche nel guidare la Confraternita.
Le origini
Fondata a Sandrigo, 35 anni fa, per volontà dell’avvocato Michele Benetazzo che desiderava promuovere il territorio partendo dal baccalà, la Confraternita oggi ha 48 soci. Tra questi il virologo Giorgio Palù, oltre a numerosi soci onorari come il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e la campionessa Sara Simeoni. Agostini inizierà il suo mandato visitando le isole Lofoten in Norvegia, dove si pesca il merluzzo che diventa stoccafisso. Qui la Confraternita del bacalà alla vicentina è proprietaria dello scoglio dove approdò Pietro Querini, commerciante e navigatore della Serenissima, dopo un naufragio durante un viaggio tra Candia e le Fiandre.
I norvegesi lo soccorsero e gli regalarono un pacco di stoccafissi che arrivarono così fino a noi. «Il bacalà alla vicentina è un simbolo di fusione e internazionalizzazione – spiega la presidente – il bacalà arriva dalla Norvegia e la polenta che lo accompagna dall’America». Prosegue anche la collaborazione tra la Confraternita e la Festa del bacalà che la Proloco di Sandrigo organizza l’ultima settimana di settembre. Così come continua l’investitura di nuovi cavalieri e la certificazione dei ristorati. «Se vai in un ristorante con il sigillo della Confraternita – spiega – sei sicuro di mangiare un bacalà di qualità preparato secondo la tradizione».
Quella stessa ricetta che Giovanni Capnist ha messo a punto e depositato in Camera di commercio. La formula, storica e magica, per chi voglia cimentarsi ai fornelli, è disponibile anche nel sito della Confraternita. «Questa nuova carica fa parte del mio impegno culturale che ho declinato in varie forme: perché la cultura non è una gardenia che ti appunti alla giacca – conclude Tiziana Agostini – Ho lavorato tutta la vita sull’identità culturale e continuerò a farlo anche come servitrice del bacalà».