L’agnello, l’abbacchio (il maschio di 28-40 giorni) è uno dei piatti simbolo della cucina romana. Al forno con patate, padellato alla cacciatora, a scottadito sulla griglia, solo per citare alcune delle ricette base, dalle quali derivano infinite variazioni golose. Il modo migliore per un incontro gourmet con l’abbacchio è una gita fuori porta.
Annibale Mastroddi, macellaio poeta di via di Ripetta, non ama solo la cucina romana. «Vado pazzo anche per i piatti genovesi, come la spalla di agnello che, in onore alla primavera, si accompagna a piselli e carciofi».
La ricetta dell’Agnello alla ligure di Annibale Mastroddi
Ingredienti
- Agnello 1 spalla
- Carciofi 2
- Piselli 300 g
- Uova 3
- Limone 1/2
- Vino bianco 1/2 bicchiere
- Patate novelle 4
- Cipolla 1
- Prezzemolo 1 mazzo
- Olio
- Sale
- Pepe
Preparazione
Step 1
Tagliata a pezzetti viene fatta rosolare in olio e burro, si sfuma col vino e si leva dal fuoco.
Step 2
Poi, nel suo fondo, si fanno cuocere i carciofi e le patate novelle a spicchi e si bagna con un po’ di brodo.
Step 3
Si rimette la carne nella casseruola, si aggiungono i piselli, si sala e si pepa e si chiude con i tuorli d’uovo montati con un filo d’olio e limone, stando attenti a non lessare la salsetta
Step 4
Vino: per restare interamente ligure, ottimo il Rossese di Dolceacqua.
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