Anguria perche si chiama cosi

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    Monica Rizzo
    Monica Rizzo
    Cresciuta a pane e ristoranti (letteralmente) ho scoperto presto il mondo del cibo e della cucina. Spadellatrice seriale, i miei studi alberghieri hanno affinato le mie tecniche e le mie conoscenze. Oggi finalmente posso mettere a disposizione tutto quello che ho imparato con chi come me ama cucinare. Pronti a scoprire segreti e tips per rendere perfetti i vostri piatti? E allora seguite la mia rubrica “Trucchi e consigli”.
    Anguria

    Anguria perché si chiama così?

    L’anguria è uno dei frutti più amati dell’estate, con il suo sapore dolce e rinfrescante che conquista grandi e piccini. Ma vi siete mai chiesti perché questo frutto si chiama proprio "anguria"? Capire l’origine del nome non è solo una curiosità linguistica, ma può arricchire la nostra conoscenza culturale e storica di un alimento così popolare. In un mondo dove la gastronomia è sempre più valorizzata, conoscere le radici dei termini che usiamo quotidianamente può dare una nuova dimensione alla nostra passione per la cucina.

    Anguria perché si chiama così?

    Il termine "anguria" ha una storia affascinante che risale a diversi secoli fa. La parola deriva dal greco antico "ἀγγούριον" (angourion), che significa "cetriolo". Questo perché, in origine, i greci utilizzavano lo stesso termine per indicare sia il cetriolo che l’anguria, a causa della loro somiglianza nella forma e nella consistenza. L’anguria, infatti, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa dei cetrioli e delle zucche.

    Con l’espansione dell’Impero Romano, il termine greco fu adottato dai latini e trasformato in "anguria". La diffusione della pianta di anguria in Europa avvenne grazie agli Arabi, che la portarono con sé durante le loro conquiste. In arabo, il frutto è chiamato "battikh", ma il termine latino "anguria" rimase in uso nelle regioni che oggi corrispondono all’Italia.

    L’anguria è conosciuta con nomi diversi in altre lingue. Ad esempio, in inglese è chiamata "watermelon", che significa "melone d’acqua", un nome che sottolinea l’alto contenuto di acqua del frutto. In altre parti d’Italia, come in alcune zone del Nord, l’anguria è chiamata "cocomero", un termine che deriva dal latino "cucumis", che significa "cetriolo".

    Insomma, il nome "anguria" ha attraversato secoli e culture, mantenendo una connessione linguistica con i suoi "parenti" botanici come il cetriolo. Questo viaggio etimologico non solo ci offre una prospettiva storica, ma arricchisce anche la nostra comprensione della gastronomia e delle tradizioni culinarie. Se siete curiosi di sperimentare nuove ricette con questo frutto, vi consiglio di provare questa deliziosa insalata di anguria e feta, un piatto fresco e innovativo che esalta il sapore dell’anguria in modo sorprendente.

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