Il risotto alla milanese è un piatto che non ha bisogno di presentazioni e che piace sempre a tutti: una specialità raffinata, elegante e allo stesso tempo semplice da realizzare. L’importante, per ottenere un buon risultato, è scegliere ingredienti di qualità e seguire alcuni passaggi fondamentali.
Come si fa il risotto alla milanese
Partiamo dall’ingrediente principale che è sicuramente lo zafferano. Per questa ricetta io ho utilizzato lo zafferano in pistilli che dona al risotto un sapore incredibile, ma se non riuscite a trovarlo potete sostituirlo anche con quello in polvere. Se scegliete quello in pistilli, mi raccomando di rispettare un passaggio fondamentale: ricordatevi di metterlo in ammollo in acqua tiepida per almeno 2-3 ore prima di preparare il risotto così alla fine risulterà di un bel colore giallo dorato.
Un altro ingrediente che fa sicuramente la differenza è il riso: il Carnaroli secondo me è perfetto per questa ricetta perché tiene la cottura in modo impeccabile e rilascia un’ottimale quantità di amido così da consentire la realizzazione di un risotto davvero super cremoso!
Altri due ingredienti preziosi per ottenere la giusta cremosità sono il burro e il parmigiano, indispensabili durante la fase di mantecatura. Ecco, questo momento, insieme a quello della tostatura del riso, sono fondamentali, quindi vi consiglio di leggere bene i passaggi della ricetta per cucinarla alla perfezione e ottenere un risotto alla milanese da leccarsi i baffi!
Curiosità
Il risotto allo zafferano si chiama anche risotto alla milanese proprio perché è diventato un piatto tipico della cucina milanese. Oggi a Milano non c’è ristorante che non proponga, tra i piatti della tradizione, questo risotto. Spesso viene servito con l’ossobuco e, alcune volte, viene cucinato proprio con il midollo utilizzato per il soffritto.
Storia
La storia più famosa legata all’origine di questo piatto si intreccia con il monumento più emblematico di Milano, ovvero il suo magnifico Duomo. Durante il cantiere della maestosa chiesa nel 1574, ci lavorava Valerio da Fiandre, un esperto artigiano del vetro, che aveva un apprendista soprannominato Zafferano per la sua tendenza a tingere di giallo le vetrate.
In un episodio curioso si narra che Zafferano, forse per sabotare il matrimonio della figlia del suo maestro o semplicemente per scherzare, decise di arricchire il risotto servito durante una festa con questa spezia, sperando di rovinare il piatto. Come potrete immaginare, non andò così, anzi! La sorpresa fu generale e il risotto fu accolto con grande entusiasmo: tutti si innamorarono di questa ricetta tanto amata ancora oggi.