Negli anni ’20 del secolo scorso, a firma di Omero Rompini di Catania (quasi sicuramente anagramma di Romeo Prampolini, libraio editore e bon vivant), uscì il libro “La cucina dell’amore. Manuale culinario afrodisiaco per gli adulti dei due sessi”.
Secondo l’autore, i piatti che conducono al centro dell’abbandono femminile non potevano essere che espressione di proteine, con preparazioni come le uova alla Messalina o le pernici alla sultana. Una interpretazione dell’afrodisiaco diversa da oggi. Ai nostri giorni, infatti, il mare, dalla cui spuma, secondo la mitologia, nacque Venere, la dea dell’Amore, è al centro della maggioranza di proposte afrodisiache.
Molte declinazioni nei vari menù, con un elemento costante, le ostriche. Altro alleato potente, è lo Champagne. Buon segno è la progressiva crescita del consumo delle bollicine italiane, visto lo straordinario livello qualitativo del nostro Spumante. Il “prezioso” lascia il passo all’esotico, alla contaminazione fusion: meno caviale e più sapori stuzzicanti.
La Ricetta delle ostriche gratinate al roquefort di Arturo Scacci, Meglio Fresco – Roma
«Questa ricetta è un souvenir di un viaggio in Bretagna con mia moglie Meri» spiega Arturo Scacci, patron e poeta del mare di Meglio Fresco in via di Boccea «e si presta a una romantica cena a due».