Il pollo alla cacciatora è un secondo piatto molto semplice quanto goloso. È una ricetta senza tempo, che sembra avere le prime radici in Toscana, anche se ogni regione ha la sua versione personale: con olive? Con il pomodoro? Con i funghi? Con i peperoni?
Infinite varianti
Questa diversità testimonia la ricchezza della cucina italiana e come ogni regione abbia contribuito a plasmare e personalizzare questo classico piatto. Quindi, quando prepari o gusti il pollo alla cacciatora, potresti essere parte di una lunga tradizione culinaria che si evolve attraverso le diverse culture regionali italiane.
Potremmo andare avanti e elencarne tantissime di varianti ad oggi presenti sulle nostre tavole, ciò che è certo però è che a Roma, il pollo alla cacciatora è rigorosamente senza pomodoro, ed ecco quindi, da buon romano, la mia versione del pollo alla cacciatora in bianco.
Curiosità
Perché viene chiamato “alla cacciatora”? Molto probabilmente si riferisce alla combinazione di aglio e rosmarino che sono alla base di quasi tutte le preparazioni che portano questo nome. Come potete immaginare, sono gli stessi ingredienti che utilizzavano anche i cacciatori per insaporire al momento le loro prede durante la caccia.
Pronti a cucinare? Iniziamo, ma prima ecco alcune ricette da salvare: