Crescente, lucano, e uno chef e socio come Danilo Frisone, napoletano, la parmigiana di melanzane non poteva essere altro che un fiore all’occhiello. E infatti il sapore, la leggerezza della frittura, la qualità della materia prima sono un mix di assoluta bontà.
Rinnovato da poco, questo locale ha acquistato subito una fisionomia golosa a tutto tondo. A uno dei banconi è protagonista una parata di salumi e di formaggi al top della qualità. Per i formaggi, molto stuzzicante la selezione dedicata all’alpeggio o ai prodotti di capra, mentre la soppressata e la salsiccia di nero lucano sono una bella impennata di gusto.
Ma uno dei cuori pulsanti del locale è il forno: farine selezionatissime e un grande lievito madre. A partire da qui ci si può davvero sbizzarrire: cornetti che più classici non si può, grande varietà di pani e poi le pizze, in teglia per un aperitivo, o tonde al tavolo. Splendida l’alveolatura e notevole la consistenza, con tutte le classiche da provare, senza perdere un assaggio della Bufala e Verticale di pomodorini (mozzarella cruda e pomodorini in diverse cotture e consistenze).
Nello spazio dedicato al ristorante ci si diverte con piatti vivaci come la catalana di pesce spada, la purea di fave e cicoria, la provola in carrozza. A seguire si va sicuri con i mezzi paccheri polpo e pecorino o coi tonnarelli cacio e pepe, prima di godersi sapori schietti come il polletto al mattone o il baccalà in olio cottura con panzanella. La conclusione, perché qui sono buoni anche i dolci, è puro piacere col biscuit gelato alla gianduia, glassa fondente e caramello salato.