Il Panettone, dolce di Natale per eccellenza insieme al Pandoro, ha un suo omologo tuttoromano nel Pangiallo, una delle tante interpretazioni liturgiche e festive del pane. Per gustarne una versione straordinaria merita una puntata via Tacito, regno dell’artigiano gentiluomo Angelo Colapicchioni, autore di un Pangialloro che è un trionfo di miele, pistacchi di Bronte, mandorle e noci.
La lievitazione naturale e la qualità delle materie prime, insieme a un approccio che rifugge dai conservanti, fanno la differenza quando si provano i panettoni di Pierluigi Roscioli che nel suo forno di via dei Chiavari produce piccoli capolavori del gusto come la splendida e burrosa versione cioccolato e pere. Tornano le pere nella costruzione di un panettone-focaccia nel cui impasto figura anche il parmigiano, capolavoro di un autentico talento come Attilio Servi che produce anche una acclamata versione classica.
Difficile davvero restare senza il dolce di Natale del cuore a Roma dove forni di qualità e pasticcerie garantiscono una produzione di grande rilievo. Due casi per tutti il sempre sorprendente Cristalli di Zucchero di via Valtellina e il classico Panella. Da Roscioli si può trovare la fantastica produzione del veronese Perbellini, straordinario col Pandoro e con l’Offella di Parona.
La ricetta del troncherò di Natale
Fare un panettone a casa è impresa troppo ardua. Meglio questo dolce semplice e allegro.