A Roma il baccalà fritto rappresenta un’istituzione, ci sono dei locali storici nel cuore della città eterna che si contendono il primo posto per offrire il migliore filetto di baccalà. Oggi lo prepareremo insieme nella versione casalinga e alla portata di tutti!
Come fare il baccalà fritto
La ricetta alla romana di questo secondo piatto prevede che i filetti vengano passati in una pastella molto semplice e fritti in abbondante olio di semi.
Tradizionalmente vengono preparati lasciando il filetto abbastanza lungo, ma in questa versione ve lo propongo sotto forma di bocconcino; in questo modo sono più sfiziosi ed esteticamente belli da impiattare.
Per avere una buona pastella vi consiglio di utilizzare l’acqua ghiacciata, di aggiungere un pizzico di bicarbonato e, alla fine, di ottenere un composto abbastanza corposo che si attacchi bene al filetto.
È fondamentale dissalare accuratamente il baccalà: io nel mio caso ho seguito le indicazioni che mi hanno dato al mercato e l’ho lasciato in abbondante acqua fresca per 24 ore, avendo cura di cambiare l’acqua di ammollo all’incirca ogni 4 ore. Questo passaggio è molto importante, a meno che non troviate il baccalà già dissalato e ammorbidito pronto per essere passato nella pastella e poi fritto in abbondante olio bollente.
L’idea creativa per servire il baccalà
Per i più golosi il consiglio é di servirli con una maionese aromatizzata al lime. Se la preparate in casa basterà sostituire il succo del limone con quello del lime; altrimenti, se non avete tempo e voglia di prepararla e preferite comprare quella già fatta, vi suggerisco di aggiungere tanta scorza di lime grattugiata.
È tutto pronto? Qui vi lasciamo alcune idee per la prossima volta, ma ora… in cucina!