L’Ostiense è un luogo a molte velocità gastronomiche all’ombra del grande palazzo di Eataly. Una autentica Wonderland di acquisti gourmet o di esperienze di cucine e prodotti. A poca distanza dall’Università Roma Tre, la Trattoria Zampagna propone i piatti di una volta. Coda, trippa, pajata: tutte eseguite come vuole tradizione.
Un breve tragitto Al Biondo Tevere offre ai clienti una bella vista sul fiume e gagliardi spaghetti alle vongole, magari ripensando a Bellissima il film di Luchino Visconti con Walter Chiari e Anna Magnani (girato qui nel 1951). I grandi spazi del Porto Fluviale accompagnano con professionalità i clienti lungo i diversi momenti del giorno. Dal cornetto agli aperitivi, senza dimenticare la trattoria e il brunch della domenica. Per i vegani c’è nel quartiere anche la buona cucina di Romeow, un vero Cat Bistrot dove educatissimi amici si aggirano tra i tavoli.
La cucina romana di nuova generazione ha trovato all’Ostiense la felice e rigorosa interpretazione di Pennestri, molto bravo a offrire una visione moderna e materica. Il viaggio esotico si trova da Sushisen, un ristorante giapponese che più autentico non si potrebbe e di riuscitissima ambizione nelle sue due anime. Che si tratti del kaiten (la rotaia) o della sala gourmet, i piatti sono ai massimi livelli, con presentazioni e sapori che fanno presagire riconoscimenti stellati.
Terre di Autunno, la ricetta dello Chef Yamamoto Eiji, ristorante Sushisen – Roma
Yamamoto Eiji, executive chef di Sushisen, ha chiamato questo piatto Terre d’autunno: combina i quattro elementi della natura e prevede una lavorazione minima, zen, affidata alla sensibilità di chi lo prepara.