Il celebre gastronomo Brillat-Savarin, che scriveva al tempo di Napoleone, definiva il tartufo il “diamante della cucina”. Un pensiero che vale ancora oggi, e non solo per ragioni di prezzo, ma soprattutto per la reputazione di alimento esclusivo e privilegiato.
Non mancano quindi luoghi, piccole trattorie comprese, dove una sublime grattata di bianco imprime a una ricetta una marcia in più. Niente di meglio che affidarsi a luoghi superspecializzati come il dinamico Semidivino, di stretta ortossia nursina, oppure dal modaiolo Tartufi&Friends di via Borgognona, magari con un passaggio al Pigneto dove Bosco Officine del Tartufo ne divulga una versione street food a piccolo costo.
Inutile dire che è apoteosi del lusso la proposta tutto tartufo bianco che lo chef Francesco Apreda interpreta sul mitico roof dell’hotel Hassler, ma grandi emozioni tartufate le possono dare anche gli spaghettini ai gobbetti e carpaccio di tracina dal risotrante Meglio Fresco a Boccea, senza dimenticare le versioni superclassiche col bianco di Acqualagna del Ceppo ai Parioli.
La ricetta degli spaghettini con gobbetti e tartufo di Arturo e Mary Scarci, Meglio Fresco – Boccea
“Abbiamo fatto entrare il tartufo nel nostro ristorante-pescheria e ne siamo molto contenti,” spiegano a una voce Arturo e Mary Scarci, coppia vincente di Meglio Fresco a Boccea.