Il Pub, prima ancora di essere luogo di cucina, è storicamente un luogo di incontro e convivialità. Non a caso la parola pub è contrazione di ‘public house’.
Un tempo i pub in Irlanda erano anche drogherie, ed è proprio per questo che spesso ancora oggi se ne trova memoria nei solenni banconi e nelle grandi scaffalature.
Soprattutto, l’abitudine di servire cibo al pub, specie nelle zone rurali è relativamente moderna: un tempo si andava giù di birra e di alcolici, e anche la musica dal vivo rientrava nelle abitudini urbane, anche sull’onda della accresciuta presenza di turisti.
Allo stesso modo, se resistono le freccette e il biliardo, ai nostri giorni si è imposta con prepotenza la televisione, formidabile strumento di socializzazione, ovviamente nella sua declinazione sportiva: il football e il rugby.
La Birra (meglio se scura) è il vero totem del pub e viene misurata a pinte, un’unità di misura che corrisponde a un mezzo litro abbondante (dove la pinta americana è poco meno di mezzo litro).
Per i bevitori tosti va provata la ‘black and tan’, dove mezza pinta di birra scura copre una pari quantità di birra chiara.
Spericolato è il gioco birra più whisky, che si comincia a bere solo dopo che sia stata scolata la prima mezza pinta.
In ogni caso è bene imparare come si brinda in antica lingua irlandese: la parola gentile è Slainte Mhath (che si pronuncia più o meno slancho-va) che vuol dire buona salute.