L’arzilla, in abbinamento con il broccolo romanesco, simboleggia una delle più celebri combinazioni della tradizionale cucina romana. Il piatto ha origini umili, provenendo sia dal repertorio tradizionale romano che da quello ebraico.
Questo pesce piatto, scientificamente identificato come raja claudata, è particolarmente gustoso e versatile in cucina. Le sue ali carnose, che sono la parte commestibile, sono la protagonista della celebre minestra. Queste ali, insieme alle loro lische cartilaginee, si dissolvono conferendo al brodo una consistenza e un profumo unici.
Secondo gli osti tradizionali romani, questo pesce diventa ancora più gustoso se consumato dopo un paio di giorni, ma non di più, altrimenti potrebbe assumere un odore di ammoniaca. Nonostante le sue umili origini, oggi la minestra di arzilla ha assunto una doppia identità: da una parte è diventata una scelta chic, e dall’altra rappresenta la tradizione nelle trattorie di quartiere.