Il gelato di qualità è diventato un fenomeno diffuso a Roma. Nuove gelaterie con ambizione spuntano continuamente nel centro storico, e non solo. Allo stesso tempo, crescono le succursali dei luoghi di maggiore successo. La parola d’ordine è artigianalità assoluta: ciò implica il rifiuto di preparati industriali, coloranti, conservanti e grassi idrogenati che, sebbene siano gradevoli alla vista, forniscono un prodotto gastronomicamente e nutritivamente discutibile.
A partire da queste premesse, ognuno ha la sua formula. Tuttavia, al pari del gelato artigiano, non mancano prodotti di qualità inferiore, risultato di numerosi compromessi. Alcuni suggerimenti? Prestare attenzione ai colori vivaci, che spesso indicano l’uso di coloranti (ad es., il pistacchio non è così verde e la banana, non essendo fatta con la sua buccia, non dovrebbe apparire così gialla).
Se il sapore del gelato è burroso, potrebbe derivare dall’uso di grassi idrogenati; se si sentono cristalli di ghiaccio, potrebbe esserci stata un’aggiunta eccessiva d’acqua. Un gelato che si scioglie rapidamente indica un alto contenuto di zuccheri, mentre un gelato che rimane solido per molto tempo potrebbe contenere grassi idrogenati.
