Ogni giorno, in Italia, vengono sfornate 8 milioni di pizze, per un totale di oltre 2 miliardi di pizze all’anno. E il giro d’affari sembra essere tutto in salita. I numeri dimostrano ampiamente che questo comparto è uno tra i più virtuosi della nostra economia.
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I pizzaioli impiegati, secondo Rapporto congiunturale del mercato e consumo della pizza in Italia a cura del CNA (Confartigianato) in queste attività sono circa 110.000, una cifra che arriva a 200.000 nei fine settimana. Il numero di attività che producono e vendono pizza in netta crescita: 128248 ovvero + 1,1% sul 2018.
Nello specifico: panetterie 14.797, gastr.pizz. 7.123, rostic/pizz 15.380, pizzerie, asporto 14.579, bar pizzeria 36.502, ristoranti, pizzeria 39.867. Aumentano, rispetto al 2018, sicuramente le attività che producono pizza per il cosiddetto “consumo veloce” come le pizzerie d’asporto +1,9%, le rosticcerie pizzerie +1,6, le gastronomiapizzeria +2,6, bar pizzeria +0,4% e le panetterie +4,5%.
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Sul territorio nazionale i dati dicono che la regione Val d’Aosta si piazza al primo posto per incremento del prodotto pizza. Per distribuzione territoriale è invece l’Abruzzo ad occupare il gradino più alto del podio con 1 esercizio ogni 263 abitanti. La Campania è medaglia d’oro per numero di attività che producono pizza con 17.401 esercizi con 1 esercizio ogni 335 abitanti pari a 13,6% del totale.
In particolare: 2201 panetterie, 751 gastropizzeria, 3354 ristopizzerie, 1876 pizzerie d’asporto, 4480 barpizzerie, 4739 ristopizzerie. Si conferma che prendono vigore nuove format e il consumo veloce come le pizzerie da asporto.
Inoltre, la Campania è quinta per numero di pizzerie rispetto agli abitanti. Infine, per incidenza sul numero di attività ristorazione con e senza somministrazione, vince la Calabria con 2061 esercizi pari al 55,4% del totale regionale.
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