Il gelato, uno dei più golosi tra gli street food, sta vivendo a Roma una sua grande stagione. Artigianalità e innovazione sono la formula vincente. Succede così che storiche insegne si rinnovino senza con questo perdere lo spirito delle radici, come è il caso di Giolitti o di Petrini all’Alberone. Ma anche che emergano alla ribalta nuove energie capaci di mettere insieme tecnica e grande lavoro di ricerca sulla qualità delle materie prime.
Qualcuno spinge il purismo fino al punto di preferire i pozzetti al gelato esposto. È la filosofia di Simone Bonini che alla Carapina, come si chiama in Toscana il pozzetto, ha voluto intitolare il suo locale di Firenze e il “corner gourmet” romano dietro Campo de’ Fiori dove si può gustare una sontuosa crema dell’Artusi.
Il gelato come street food, certo, ma non bisogna trascurare anche la sua valenza gastronomica nella cucina d’autore. A Roma, lo chef Andrea Fusco, nella sede del Giuda Ballerino sul roof del Hotel Bernini Bristol, con vista mozzafiato sulla città, ha realizzato una felice combinazione tra una scaloppa di foie gras e il Buontalenti, celebrato gelato fiorentino a base di panna e crema, vanto della storica gelateria Badiani.