I mercati anche a Roma, come a Barcellona o nella raffinata rue Clair parigina, diventano sempre di più luoghi di raffinata offerta “plurale”. Basti pensare allo straordinario esperimento dello stellatissimo Oliver Glowig nella Cappa Mazzoniana della Stazione di via Giolitti: grande cibo e prezzi gentili.
Ancora, l’esperimento di Cups, con le sue coppe colorate della creativa Cristina Bowermana tra i banchi di Testaccio, per non parlare della gustosa e popolare Hostaria Romanesca di Francesca Reho, letteralmente incorniciata dentro l’esposizione trionfale di frutta e di verdura della bravissima Simona Caputo che gestisce con passione e charme uno dei banchi al top di Campo de’ Fiori.
Per non parlare di un fenomeno affatto nuovo, legato al vino: ce lo ricorda una bottega di saggezza enologica, ‘di…Vino!’, di Emanuela Maré, box 52 del Mercato Flaminio, in via Guido Reni. La selezione è accurata e va dai rossi piemontesi ai bianchi del Nord Esta fino ai migliori crus etnei, passando per il Gragnano delle cantine federiciane. Ottimo il rapporto qualità/prezzo in questo spazio dove competenza e ricercatezza si uniscono alla gioia del racconto di mille avventure segnate di bianco e di rosso.
La ricetta delle triglie con pesto leggero e carciofi croccanti di Alessandro Camponeschi, Camponeschi – Roma
«Questa è una ricetta molto piacevole e adatta alla stagione», racconta Alessandro Camponeschi, patron dell’elegante locale con giardino dominato dalla mole di Palazzo Farnese.