Le alici a Roma hanno riferimenti imperdibili, fuori classifica. Due per tutti? Le fantastiche scottadito alla piastra, appena profumate di origano di Meglio Fresco a Boccea, oppure, dietro a Campo de’ Fiori la appassionante selezione di Roscioli, con Cantabrico e Mediterraneo a confronto. Da una parte con burrata, con mozzarella di bufala o con burro francese, dall’altra fritte con salsa di peperone dolce oppure nel fiore di zucca, con sintesi finale nello spaghettone burro e alici.
In un tour romano passaggio obbligato per il Ghetto, dove la Reginella propone l’antico tortino di aliciotti e indivia, oppure, a San Giovanni, il regale timballo di alici e carciofi di Roberto e Loretta. Ma si può anche gustare la versione da dolce vita, col sandwich croccante di alici con provola e basilico, protagonista delle notti del rinnovato Jackie O’.
Se un raffinato chef creativo come Giulio Terrinoni mette in gioco le alici e la loro colatura in un raviolo del plin dove coesistono il pop del broccoletto e il nobile tartufo nero, anche le Isole hanno la loro da dire. Grande sandwich di sarde in crosta di mandorle dal siciliano Campisi in viale Somalia; una sezione della carta tutta dedicata al pesce azzurro ai Piani, raffinato relais gourmet dal cuore sardo.
La ricetta dello sgombro con olive taggiasche di Gianni Ruggiero, Sogno Autarchico – Roma
«Ecco una ricetta buona e veloce dalla mia Liguria», esordisce Gianni Ruggiero, vulcanico patron di Sogno Autarchico in Prati.