I viaggiatori dell’esotico tornano con foto, racconti, esperienze gourmet? Nessun problema, perché da questo punto di vista la Capitale offre possibilità sterminate, anche per divertirsi a casa (basta un giro al mercato di piazza Vittorio o da Castroni a Cola di Rienzo e il gioco è fatto).
Il giro del mondo può cominciare a Monti, con l’India, raccontata da Guru coi classici piatti ricchi di spezie cucinati nel forno tandoor. Una corsa a Ponte Milvio e ci si trova a mangiare polinesiano con una collana di fiori al collo da Mahalo, mentre dalla cucina arrivano piatti come la Tahiti Soup a base di gamberi, latte di cocco rum e curry.
A San Giovanni, Charly’s Sauciere, atmosfere rétro, fa vivere la Francia della zuppa di cipolle, delle lumache e delle crêpes Suzettes presentate scenograficamente al tavolo, mentre da Sahara, autentico luogo di cultura africana, si ritrovano i sapori di piatti primigeni come lo zighinì.
Mobili d’epoca e una carta ricca di proposte che consentono di esplorare la cucina imperiale non meno di quella dei mercati sono il punto di forza di Green Tea in via di Pie’ di Marmo mentre, con tutta l’energetica convocazione di sapore del ceviche nelle sue numerose variazioni, è la cucina peruviana a tenere banco nella cornice di Palazzo Dama, un hotel elegante sul lungotevere Arnaldo da Brescia.
La ricetta del pollo piccante del sichuan di Annibale Mastroddi, Antica Macelleria Annibale – Roma
Annibale Mastroddi, macellaio poeta di via Ripetta ama cimentarsi anche con l’esotico. « Volete fare il pollo piccante del Sichuan? È laborioso, ma non impossibile ».