L’agnello, l’abbacchio (il maschio di 28-40 giorni) è uno dei piatti simbolo della cucina romana. Al forno con patate, padellato alla cacciatora, a scottadito sulla griglia, solo per citare alcune delle ricette base, dalle quali derivano infinite variazioni golose. Il modo migliore per un incontro gourmet con l’abbacchio è una gita fuori porta.
Annibale Mastroddi, macellaio poeta di via di Ripetta, non ama solo la cucina romana. «Vado pazzo anche per i piatti genovesi, come la spalla di agnello che, in onore alla primavera, si accompagna a piselli e carciofi».