Il Garigliano, il cuore sardo di una proposta d’eccellenza

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    È l’attenta selezione di materie prime di eccellenza a fare la differenza nella Carta del ristorante Il Garigliano, in zona Coppedè Parioli. A firmare la proposta, Andrea Carcangiu, seconda generazione della famiglia titolare del locale. È stato il padre Bruno, infatti, già titolare dell’Ambasciata d’Abruzzo, ad aprire questo ristorante quarant’anni fa, nel 1982. Oggi la Carta celebra la storia, mantiene viva – e golosa – la tradizione ma vede anche una proposta attentamente ripensata, all’insegna, appunto, delle eccellenze del territorio, da ricercare o riscoprire. Il cuore dell’offerta è nell’origine sarda che dona un preciso carattere alle scelte di gusto, ma la visione è più ampia, mediterranea.

    A delineare il menu, lo stesso Andrea Carcangiu. L’offerta è varia e compone una interessante mappatura dei sapori nel Paese. I pistacchi sono quelli di Bronte, i gamberi sono di Mazara del Vallo e così via. Tra i piatti che si fanno emblema di tale filosofia, gli spaghetti con le vongole, rigorosamente di mare, mai d’allevamento. Si va dai paccheri con ricciola alle aragoste di Alghero alla catalana. Non solo pesce. È varia pure la proposta di carne, come il maialino sardo al forno con patate. Anche le portate tipiche, dunque, vengono ripensare per risultare, al contempo, familiari allo sguardo ma innovative al palato.

    Il Garigliano. Roma, via Garigliano 70 A, 068551077, www.ristoranteilgarigliano.it, aperto da lunedì a sabato, costo 50/60 euro.

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