La cucina a vista clienti oggi è diventata di moda, anzi si è fatta quasi un biglietto da visita per un ristorante che voglia instaurare un rapporto più forte e più stretto coi suoi clienti. Nel gergo modaiolo, si dice “show cooking“, ovvero tutto il valore aggiunto del vivere la nascita e la costruzione di un piatto. In origine il fenomeno era tipicamente orientale, anzi, giapponese, ma oggi la cucina a vista è diventata sempre di più valore aggiunto nel prolungare il piacere del cibo nello spettacolo della sua preparazione.
Giulio Terrinoni, stellato di Per Me, con locale accanto a via Giulia, ha così festeggiato la nascita del secondo figlio Flavio con una spettacolare cucina ad alta tecnologia dove il cliente può cogliere quanto lavoro di “orchestra” ci sia nella creazione di un piatto. Ancora più estremo è Marzapane, creatura di Mario Sansone sulla via Flaminia, a due passi da piazza del Popolo, dove i “foodies” possono godersi da comodi sgabelli il lavoro dello chef.
E la stessa cosa succede con Carter Oblio in Prati, dove la cucina di grande complessità dello chef trova la giusta complicità coi clienti che lo possono osservare al lavoro. O ancora, stesso spettacolo da Filippo’s Enotavola, appena sbarcato a largo del Nazareno con un progetto divertente e strutturato di cucina e di sfizi lungo le ore del giorno.