Filetto alla wellington perche si chiama così

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    Monica Rizzo
    Monica Rizzo
    Cresciuta a pane e ristoranti (letteralmente) ho scoperto presto il mondo del cibo e della cucina. Spadellatrice seriale, i miei studi alberghieri hanno affinato le mie tecniche e le mie conoscenze. Oggi finalmente posso mettere a disposizione tutto quello che ho imparato con chi come me ama cucinare. Pronti a scoprire segreti e tips per rendere perfetti i vostri piatti? E allora seguite la mia rubrica “Trucchi e consigli”.
    Filetto

    Il Filetto alla Wellington è un piatto iconico che ha conquistato i palati di molti appassionati di cucina e enogastronomia in tutto il mondo. Ma perché si chiama così? Comprendere l’origine del nome di questo piatto non è solo una questione di curiosità culinaria, ma anche un modo per apprezzare meglio la sua storia e il suo significato. Scoprire le radici di un piatto ci permette di avvicinarci alla cultura e alle tradizioni che lo hanno generato, arricchendo la nostra esperienza gastronomica.

    Filetto alla wellington perché si chiama così?

    Il nome "Filetto alla Wellington" è avvolto da un alone di mistero e leggenda. Una delle teorie più accreditate è che il piatto sia stato creato in onore del Duca di Wellington, Arthur Wellesley, il famoso generale britannico noto per la sua vittoria contro Napoleone nella battaglia di Waterloo nel 1815. Si dice che il piatto sia stato preparato per celebrare uno dei suoi trionfi o che fosse uno dei suoi preferiti. Tuttavia, non ci sono prove documentate che confermino che il duca abbia mai mangiato o apprezzato questo piatto.

    Un’altra teoria suggerisce che il Filetto alla Wellington sia in realtà una versione britannica di un piatto francese chiamato "Filet de Bœuf en Croûte", che significa "filetto di manzo in crosta". La pasta sfoglia che avvolge il filetto di manzo è una caratteristica distintiva di entrambi i piatti. La scelta del nome "Wellington" potrebbe essere stata un modo per dare un tocco di patriottismo britannico a una ricetta di origine francese, particolarmente in un periodo in cui le tensioni tra le due nazioni erano ancora vive.

    Infine, c’è chi sostiene che il nome derivi semplicemente dalla somiglianza del piatto, una volta cotto, con gli stivali di Wellington, noti per la loro forma e colore. Anche se questa spiegazione può sembrare un po’ fantasiosa, aggiunge un ulteriore strato di fascino alla storia del piatto.

    Insomma, sebbene l’origine esatta del nome "Filetto alla Wellington" rimanga incerta, ciò che è certo è che questo piatto rappresenta un incontro di cultura e storia. Se desideri cimentarti nella preparazione di una variante del piatto, puoi provare questa ricetta del filetto di maiale. Come abbiamo visto, il Filetto alla Wellington è molto più di una semplice ricetta: è un simbolo di tradizione e creatività culinaria.

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