Molte sono le strade della solidarietà. Anche in cucina. Senza dubbio, una prima strada è una diversa attenzione ai cibi equi e solidali – caffè e cacao, per fare due esempi importanti, in termini di numeri globali. Ma ci sono strade anche molto più forti e importanti dal punto di vista della testimonianza. Ne sono un esempio Adele de Quattro e Lorenzo Giacco, già avvocati e ora anima dell’Osteria degli avvocati, accanto al Vaticano, bellissima realtà gastronomica che sa divertire con una cucina attenta ai prodotti e al mercato – fantastiche le loro variazioni sul baccalà e le gioiose chips cacio e pepe – ma anche attenta all’impegno sociale.
I titolari aderiscono infatti al progetto Seconda Chance, per offrire una opportunità lavorativa a soggetti in esecuzione penale (l’aiuto chef, romano, dopo aver firmato piatti gioiosi prima di tornare, ancora per poco, a Rebibbia).
Stesso discorso per il Pub Vale la Pena, dove si servono prodotti che provengono da iniziative che vengono dal circuito carcerario. I piatti giocano scherzosi coi doppi sensi con proposte come la “focaccella”, “sprigioniamo i sapori”, “bruschette galeotte”. Senza contare la dimensione della ristorazione come strumento di aiuto all’inserimento di persone con disabilità, come succede con la Locanda dei Girasoli o, nel cuore di Trastevere, con la
Trattativa degli Amici.
La ricetta degli spaghetti di calamaro con patate, sedano bianco e semi di sesamo dello Chef Lorenzo Giacco, Osteria degli Avvocati – Roma
Lo chef Lorenzo Giacco dell’Osteria degli Avvocati, spiega come preparare gli spaghetti di calamaro con patate.